Sekine Traore – bracciante agricolo di 27 anni originario del Mali – è stato ucciso da un carabiniere, nella tendopoli di San Ferdinando, presso Rosarno (RG).
Sul posto si trovavano due pattuglie di carabinieri e una della polizia intervenute – su richiesta dei migranti – per sedare un litigio tra Sekine e altri due lavoratori africani.
«Abbiamo chiamato i carabinieri per chiedere aiuto,
per evitare che qualcuno si facesse male,
non per ammazzare un nostro fratello»
Sekine è stato ucciso da un colpo di pistola all’addome. Secondo la versione dei militari, egli avrebbe ferito il carabiniere con un coltello e il militare avrebbe sparato per reazione. Il procuratore della Repubblica già ipotizza la legittima difesa.
«Sette contro uno: che bisogno c’era di sparare?»
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