VERITA’ e GIUSTIZIA per SEKINE TRAORE

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Sekine Traore – bracciante agricolo di 27 anni originario del Mali – è stato ucciso da un carabiniere, nella tendopoli di San Ferdinando, presso Rosarno (RG).

Sul posto si trovavano due pattuglie di carabinieri e una della polizia intervenute – su richiesta dei migranti – per sedare un litigio tra Sekine e altri due lavoratori africani.

«Abbiamo chiamato i carabinieri per chiedere aiuto,

per evitare che qualcuno si facesse male,

non per ammazzare un nostro fratello»

Sekine è stato ucciso da un colpo di pistola all’addome. Secondo la versione dei militari, egli avrebbe ferito il carabiniere con un coltello e il militare avrebbe sparato per reazione. Il procuratore della Repubblica già ipotizza la legittima difesa.

«Sette contro uno: che bisogno c’era di sparare?»

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Una VITA è una VITA

Nuovo ordine GAS – consegna 11 giugno

http://us10.campaign-archive1.com/?u=fbcc7f500200eaaba42ec6d2c&id=1b93af04d2

Eccoci con l’ acquisto solidale e collettivo di Giugno!

Tra i produttori novità e ritorni di stagione…

  • Novità assoluta: tonno e acciughe in vetro – al naturale e in olio di oliva bio – di “Nonno Peppino, produttori e pescatori di Aspra, Palermo. Sul sito web trovate info su tutto ciò che riguarda specie di tonno e acciughe e metodi di pesca.Tramite nonno peppino in lista anche il sale marino integrale delle Saline Culcasi di Trapani;
  • Ancora presenti i semi di lino e girasole (cliccate su lino e girasole per andare a interessanti schede informative) biologici e di produzione propria – tra i pochissimi in Italia con una filiera completa – di Torre Colombaia;  
  • Torna la pasta Terra e Cielo! Con alcuni formati di pasta di farro in offerta e dalla cui rete inseriamo anche il riso.

Come sapete nelle scorse settimane vi abbiamo chiesto di rispondere ad un questionario, cui hanno risposto ben 85 persone! Prestissimo avrete notizie delle risposte insieme ad una serie di occasioni di incontro per parlare insieme di un nostro nuovo progetto.

Gli orari di consegna sono in via di definizione, ma tenetevi liberi sabato 11 Giugno mattina (Ozzano al venerdì come al solito!)

  • Gli indirizzi dei luoghi di consegna da scegliere (il campo è obbligatorio nel file da compilare) sono i seguenti:

· BO Savena (Armonie – Villa Paradiso, Via Emilia Levante 138)
· Granarolo (Borgo Servizi, Via San Donato 74)
· San Lazzaro (Centro Sociale Malpensa, Via Jussi 33)
· BO San Vitale (Vag61, Via Paolo Fabbri, 110)
· BO Navile (Scuola Popolare di Musica Ivan Illich, Via Giuriolo 7)
· BO Saragozza/Saffi (20 Pietre, Via Marzabotto, 2)

· Ozzano presso Amici della Terra Via Claterna, 17 – Venerdì)

Un caro saluto,
tutto il gruppo degli alchemillici!

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Nasce a Bologna il primo emporio autogestito e solidale in Italia!

Il sistema alimentare crea la povertà proprio mentre favorisce l’abbondanza di cibo; alleva fame e malattie 
tramite i suoi meccanismi di produzione e distribuzione. Ed è stato plasmato in gran parte dal terrore che gli 
operai e i contadini potessero balzare fuori dalla loro condizione, che esigessero l’uguaglianza. 
Il sistema è stato progettato in modo da risucchiare benessere dalle campagne, con giusto quel minimo di 
redistribuzione per tener buona la gente. Però l’unica forza capace di cambiare il mondo è sempre stata la gente 
che si solleva in massa per l’uguaglianza. 

                                            (Raj Patel, I padroni del cibo)

Un’economia basata sull’assunzione di responsabilità collettive comuni piuttosto che sull’interesse privato, 
se favorirà sensibilità adeguate, riuscirà ad acquistare una sua egemonia. 

(Murray Bookchin, Economia di mercato o economia morale? In The Modern crisis)

Sovranità alimentare è il diritto dei popoli ad alimenti nutritivi e culturalmente adeguati, accessibili, 
prodotti in forma sostenibile ed ecologica, è il diritto di poter decidere il proprio sistema alimentare e produttivo. Questo pone coloro che producono, distribuiscono e consumano alimenti nel cuore dei sistemi e delle politiche alimentari e al di sopra delle esigenze dei mercati e delle imprese 

Movimento internazionale di contadini Via Campesina, 1996

Come Alchemilla GAS (il principale Gruppo di Acquisto Solidale di Bologna) e Campi Aperti (Associazione di produttori biologici e contadini del territorio) abbiamo lanciato un nuovo progetto di consumo critico e solidale a Bologna, ispirandoci ad un’idea di autogestione, socialità e cooperazione che riteniamo capace di coinvolgere ampie fasce di cittadine/i nella ricerca di uno stile di vita e di consumo più sano, sostenibile e solidale e meno dipendente dai grandi attori economici, come le catene di supermercati che – direttamente o indirettamente – governano l’economia globale e indirizzano le scelte individuali tanto di chi acquista, quanto di chi produce.

Un progetto innovativo per le modalità organizzative di tipo partecipativo; incisivo per la semplicità e replicabilità del modello; inclusivo per la capacità di coinvolgere ampie fasce di cittadine/i.

Cosa succede oggi

A Bologna esiste un significativo numero di persone che provvede ai propri acquisti di alimenti e prodotti di uso comune anche tramite acquisti collettivi e mercati o botteghe a filiera corta. Tuttavia, per  ragioni di prezzo e varietà dei prodotti, nonché per comodità o abitudini d’acquisto, la quota di spesa familiare coperta da questi canali di acquisto è spesso modesta. Ci sono poi molte altre persone che non riescono ad accedere a queste pratiche per mancanza di informazione e/o poca disponibilità economica. Siamo convinti che accrescere il numero di cittadine/i che usufruiscono di queste modalità di acquisto sia un importante obiettivo per sostenere e rafforzare l’economia locale, la salute dei cittadini e la vivibilità della città e delle aree rurali.

Il risultato di decenni di politica economica liberista, votata alla sola ricerca della crescita è sotto gli occhi di tutti: una società sempre più divisa e caratterizzata dall’aumento delle diseguaglianze e della disgregazione sociale, che incentiva nei cittadini atteggiamenti egoisti e passivi, anziché stimolare la solidarietà e la collaborazione. E la percezione diffusa è che non ci siano alternative possibili.

Le grandi catene di supermercati – che gestiscono complessivamente l’80% degli acquisti delle famiglie italiane – governano il mercato della distribuzione, stimolano modelli di consumo dannosi per la salute e impongono ai produttori agricoli modalità di produzione standardizzate e costi di produzione sempre più bassi, contribuendo al diffondersi di sfruttamento e caporalato in molte zone d’Italia e in un numero crescente di filiere agricole, anche di eccellenza: pomodoro (Puglia, Basilicata e Campania); agrumi (Calabria e Sicilia); uva (Puglia, Piemonte e Lombardia); frutta (Puglia, Piemonte ed Emilia-Romagna); bestiame (Lazio, Campania e Sardegna), ecc. 

            Cosa vogliamo fare domani

Le scelte riguardanti la produzione e la distribuzione dei beni definiscono territori e rapporti sociali. Se una comunità locale si pone in condizione di scegliere in maniera democratica circa la produzione e la distribuzione del cibo e degli altri beni di consumo quotidiano, allora potrà scegliere come deve essere gestito il territorio che abita, come devono essere utilizzate le risorse comuni e come devono essere i rapporti tra tutte le lavoratrici e i lavoratori che partecipano in questo processo. Questo è il nostro progetto, che si affianca agli altri che si muovono da anni in questa direzione nel territorio che abitiamo. È un progetto di riappropriazione da parte della comunità locale del diritto di compiere le scelte fondamentali per il proprio quotidiano e per la sopravvivenza del pianeta.

Per invertire la rotta e virare verso un nuovo modello socio-economico, occorre partire da ciò che possiamo decidere direttamente e dalla nostra capacità di fare e di creare alleanze tra i diversi soggetti che – in ogni punto della catena economia – subiscono le conseguenze di un’economia perversa.

Il passo che vogliamo compiere, per il quale stiamo lavorando intensamente da alcuni mesi, è realizzare a Bologna un nostro nodo distributivo locale, nella forma di un emporio cooperativo, partecipativo e solidale, ispirato al modello esistente da molto tempo negli Stati Uniti (primo fra tutti“Park Slope Food Coop” di Brooklyn) e più recentemente approdato in Europa (in Francia e Belgio, primi esempi La Louve a Parigi e BEES a Bruxelles). Un emporio che distribuirà prodotti alimentari di qualità e a prezzi contenuti, grazie alla gestione cooperativa a ciclo chiuso, nella quale ciascun socio è allo stesso tempo cliente, lavoratore e proprietario.

Ci proponiamo dunque di creare una struttura cooperativa, ispirata ai principi di autodeterminazione alimentare, sostenibilità, mutualismo e partecipazione che sia:

  • aperta all’adesione di tutti i cittadini e le cittadine e gestita collettivamente, grazie alla partecipazione economica e lavorativa dei soci, tutti ugualmente tenuti a contribuire alla cooperativa con un investimento in tempo, progettualità e partecipazione
  • finalizzata alla distribuzione, esclusivamente nei confronti dei soci, di una gamma di prodotti alimentari e di uso comune, il più possibile ampia ed esauriente, con preferenza per il rapporto diretto con il produttore; le produzioni biologiche ed eco-sostenibili; i prodotti locali; le filiere partecipate; lo sfuso di qualità; i progetti volti a ridurre le diseguaglianze economiche ed implementare i diritti dei lavoratori;
  • promotrice di patti di collaborazione con i produttori volti alla pianificazione produttiva, al contenimento dei costi di produzione, al prefinanziamento delle produzioni;
  • promotrice di attività culturali, formative e divulgative rivolte a tutta la città e di pratiche di scambio e mutualità, volte al sostegno alle persone in situazione di difficoltà economica o sociale.

  **  Il pieghevole di Camilla! Da diffondere

Altri documenti utili:

*** Alcune domande frequenti *** 

Cos’è Camilla?

  • Camilla è un progetto di emporio autogestito e solidale proposto da Alchemilla GAS e CampiAperti – Associazione per la Sovranità Alimentare.

Cos’è un emporio autogestito e solidale?

  • Si tratta di un punto di approvvigionamento di prodotti di elevata qualità (alimenti biologici, filiere locali, prodotti equo-solidali, sfuso di qualità, cosmesi e detergenti naturali) organizzato in forma cooperativa. E’ autogestito perché tutti i soci della cooperativa dedicheranno una quota del loro tempo alla gestione dell’emporio ed è solidale perché grazie alla collaborazione di tutti i soci, le spese di gestione dell’emporio saranno ridotte al minimo e di conseguenza anche i prezzi di vendita saranno ridotti e il più possibile alla portata di tutte le tasche.

Cosa ci spinge a proporlo?

  • La lunga esperienza nei Gruppi di Acquisto Solidale e la presenza a Bologna di una solida rete di mercati contadini biologici promossi dall’associazione CampiAperti ci ha consentito di ragionare concretamente sul problema della distribuzione commerciale e ipotizzare una soluzione al problema a partire dalla collaborazione tra soggetti ugualmente schiacciati dal sistema economico: da un lato i consumatori, che vedono progressivamente ridursi il loro potere di acquisto e le possibilità di scelta nei consumi e all’altro i produttori (agricoli, ma non solo), che trovano nella vendita diretta la sola possibilità di sottrarsi al ricatto della Grande Distribuzione Organizzata e salvaguardare così il loro reddito.

Non bastava il GAS?

  • I Gruppi di Acquisto Solidale sono stati un importantissimo strumento di sperimentazione di democrazia economica che ha insegnato a risolvere i problemi spostando il punto di vista dall’interesse soggettivo all’interesse comune. Incrociando le rispettive debolezze, i consumatori e i produttori che si sono riconosciuti nel comune interesse alla salute propria e del pianeta, hanno gettato i semi di una nuova economia. Il progetto di emporio autogestito e solidale è un passo ulteriore, che consente di allargare l’esperienza del consumo critico, coinvolgendo molte più persone.

Che differenza c’è tra un emporio autogestito e solidale e un supermercato?

  • L’emporio autogestito e solidale non ha finalità di lucro e mira al bene comune della comunità che lo sostiene. Grazie alla sua organizzazione interna e al rapporto diretto con i produttori – che sostiene con patti di collaborazione – offre ai soci la possibilità di nutrirsi di buon cibo a buon prezzo e, nel contempo, garantisce ai contadini e agli altri fornitori un degno compenso del loro lavoro. Al contrario, il supermercato persegue una finalità di profitto e offre prodotti a basso prezzo grazie alla sua posizione di potere nella filiera, che consente ad esso di imporre ai produttori compensi sempre più bassi. Per molti decenni, i consumatori sono stati indotti ad inseguire il prezzo basso, come se i costi di produzione fossero comprimibili all’infinito. Ora sappiamo che questo era un inganno e il prezzo si paga sempre e comunque. Ciò che non paghiamo oggi in merce, lo pagheremo poi (noi o altri) in minor salute, minori salari, minore occupazione, minore salubrità dell’ambiente, ecc.

Che ruolo hanno i soci?

  • Il ruolo dei soci sarà determinante in tutti gli aspetti della vita della cooperativa. I soci saranno i soli proprietari dell’emporio, ne guideranno le scelte e lo gestiranno in tutti gli aspetti. Un piccolo numero di dipendenti (anch’essi soci) sarà impegnato a tempo pieno per dare continuità all’attività di gestione che i soci svolgeranno a rotazione, con un impegno limitato a 3 ore al mese ciascuno.

Ma davvero può funzionare?

  • L’idea riprende l’esempio ultraquarantennale della Park Slope Food Coop, nata a New York nel 1973 che oggi conta oltre 16.000 soci. Da qualche anno, in Europa, sono sorte decine di nuove esperienze che si rifanno a quel modello, come La Louve di Parigi e – più vicina a noi per conoscenza diretta – la Bees Coop di Bruxelles che hanno confermato la sostenibilità del modello.

 

Mutualismo con Bologna al bivio – Mercoledì 6 Aprile a Venti Pietre

Mercoledì 6 aprile 2016, ore 19.30

ArvaiaSpazio Autogestito Venti Pietre, Via Marzabotto 2, Bologna

Mutualismo

Alle 19.30, aperitivo mutualistico per l’autofinanziamento del seminario “Verifica dei poteri”

Alle 21.00, dibattito con la partecipazione di:
Carlo De Maria, Direttore Istituto per la Storia della Resistenza di Forlì-Cesena
Wolf Bukowski, blogger
Alberto Veronesi, Cooperativa Arvaia e “CampiAperti”
Giovanni Notarangelo, Gruppo di acquisto solidale Alchemilla
Maria Di Cecco, Venti Pietre
– un rappresentante di Làbas
– un rappresentante di Social Log Bologna

Ingresso libero

Anche a Bologna, come in molti altri luoghi in Italia e in Europa, stanno nascendo nuove forme di mutualismo. Possono rappresentare una pratica politica in grado di dare origine a nuove forme di cittadinanza? Qual è il loro rapporto con la rivendicazione politica e il conflitto sociale? E quale con le forme storiche del mutualismo? Questi e altri interrogativi saranno affrontati prendendo spunto da un libro, come consuetudine del nostro seminario. Abbiamo scelto Ieri e domani (Edizioni dell’asino) di Pino Ferraris. Sociologo, autore di studi di sociologia del lavoro e di storia del movimento operaio, dirigente politico e sindacale negli anni ‘50 e ‘60, Ferraris – prima della sua prematura scomparsa – aveva raccolto in questo volume alcuni saggi che affrontano molti temi cruciali: rappresentanza degli interessi e orientamento ai valori, ambiti di vita e di lavoro, autonomie confederate e centralizzazione amministrata, statalismo e “far da sé solidale”, azione sindacale e lotta politica: dilemmi di una storia complessa troppe volte semplificata e mistificata dentro schemi ideologici. Non rimozione o nostalgia del passato, ma rifiuto della “ideologia del presente” collegando lo sguardo libero e critico sul passato all’invenzione del futuro.

Sesto e penultimo incontro del ciclo “Verifica dei poteri. Analisi e intervento sociale”, che si concluderà martedì 10 maggio 2016 con “Cos’è un radicale”.

Info: bolognaalbivio@gmail.com

 

** Ordine GAS di Aprile **

SCARICA QUI IL FILE di prenotazione, compilalo
entro martedì 15 marzo 2016
inviacelo via mail a alchemillagas@inventati.org

Consegna Sabato 9 aprile 2016

Eccoci con l’acquisto solidale e collettivo di Aprile!

La prima bella novità del mese è un nuovo punto di consegna!
Dopo il grande successo dell’iniziativa del 21 febbraio con Campi Aperti, SOS Rosarno, Tatawelo e tanti ospiti (potete vedere QUI una bella raccolta di foto), la sede di 20 PIETRE – Società di mutuo soccorso in Via Marzabotto, 2 proprio all’angolo con Via emilia ponente di fronte l’Ospedale Maggiore – si animerà anche con la consegna dei prodotti del nostro G.A.S., per questa volta in sostituzione del centro sociale 2 Agosto in zona Saragozza.
Dunque se conoscete interessate/i agli acquisti in zona, divulgate!

Venendo alla lista, nella sezione progetti una novità: la confettura d’uva di Diritti a Sud, giovane associazione salentina parte della rete SfruttaZero (con Funky Tomato e Netzanet), che in meno di un anno ha fatto grandi passi avanti nelle attività con i migranti, dal recupero abitativo alla scuola di italiano, al lavoro congiunto nei campi di pomodoro, olive da olio e appunto uva.  Sosteniamo decisamente questi percorsi, anche con l’acquisto di un vaso di confettura, regolarmente trasformato in un laboratorio a norma!
Sempre presente il limoncello di Rimaflow, un’esperienza di autogestione e riuso di spazi industriali che prosegue, le ultimissime salse di pomodoro Funky Tomato (per cui si preparano belle novità anche per la stagione prossima….)

Tra i produttori novità e ritorni di stagione…

  • Dopo una lunga ricerca abbiamo semi di lino e girasole biologici e di produzione propria – tra i pochissimi in Italia con una filiera completa – di Torre Colombaia,azienda umbra, che ci propone anche farine di miglio e grano saraceno;  
  • L’azienda agricola biologica Boldreghini di Monte S.Pietro (Bo), con gallette di farro, grano integrale in chicchi e farina di segale;
  • Nuova birra al miele Bee-bier dal birrificio contadino Fermenti Sociali;
  • Torna la pasta IRIS! Anche con i convenienti pacchi da 5 kg. 
  • E’ il turno buono anche per i fedelissimi di TEA Natura, nostro storico compagno di strada per i detersivi per la casa e l’igiene personale.

Gli orari di consegna sono in via di definizione, ma tenetevi liberi sabato 9 Aprile mattina (Ozzano al venerdì come al solito!)

  • Gli indirizzi dei luoghi di consegna da scegliere (il campo è obbligatorio nel file da compilare) sono i seguenti:

· BO Savena (Armonie – Villa Paradiso, Via Emilia Levante 138)
· Granarolo (Borgo Servizi, Via San Donato 74)
· San Lazzaro (Centro Sociale Malpensa, Via Jussi 33)
· BO San Vitale (Vag61, Via Paolo Fabbri, 110)
· BO Navile (Scuola Popolare di Musica Ivan Illich, Via Giuriolo 7)
· BO Saragozza/Ospedale Maggiore (20 Pietre, Via Marzabotto, 2)
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· Ozzano presso Amici della Terra Via Claterna, 17 – Venerdì 8 Aprile

Un caro saluto,
tutto il gruppo degli alchemillici!

***  Domenica 17 Aprile dalle 7 alle 23 si vota in tutta Italia per il referendum sulle trivellazioni in mare.
Votiamo SI’ per dire NO al petrolio davanti alle nostre coste! *** 

Tutte le info : http://www.notriv.com/  

#NoTrivelle – Il 17 Aprile votiamo sì al mare e no al petrolio!

Domenica 17 Aprile 2016 dalle 7 alle 23 si vota!

per un quesito referendario riguardante le trivellazioni a scopo di estrazione petrolifera in mare entro 12 miglia dalle coste, a seguito delle delibere di alcuni consigli regionali in merito (per la cronaca, la regione Emilia-Romagna ha scelto di non farlo…).
Sono interessate le esplorazioni ed estrazioni di petrolio e gas già in essere nelle regioni Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria e Sicilia.

Questo messaggio è evidentemente partigiano ed invita a VOTARE SI’ (per dire NO alle trivellazioni), ma nel seguito trovate materiale utile perchè ci si possa fare un’idea obiettiva e soprattutto si possa divulgare al massimo la notizia: occorre il 50% + 1 degli aventi diritto perchè la consultazione sia valida.

Votando SI’ si cancella la norma per cui oggi le autorizzazioni entro le 12 miglia restano in essere finchè c’è materia prima da estrarre, ma soprattutto si manda un segnale al governo circa l’urgenza di gestire le politiche energetiche abbandonando finalmente la strada impercorribile e insensata della ricerca petrolifera, come hanno già chiesto decine di migliaia di cittadine/i in tante manifestazioni organizzate dai comitati‪#‎NoTriv‬ in giro per l’Italia.

E’ di questi giorni la notizia della presenza di sostanze inquinanti – idrocarburi e metalli pesanti – nelle acque in prossimità delle piattaforme di estrazione esistenti in Adriatico, in concentrazione oltre i limiti consentiti, a seguito dei risultati dei rilievi eseguiti dal Ministero dell’Ambiente tra il 2012 e il 2014: http://www.repubblica.it/…/2016/03/03/news/greenpeace-1346…/

Altri quesiti sono ancora all’esame della corte costituzionale per un conflitto di attribuzione tra Stato e Regioni, dunque potrebbero aggiungersi all’unico quesito già ufficialmente approvato.

FAQ su referendum – GREENPEACE : http://www.greenpeace.org/…/partec…/referendum-trivelle/faq/

Sito coordinamento nazionale comitati No-Triv : http://www.notriv.com/ – Pagina Facebook

Maria Rita d’Orsogna – Fisica e docente all’Università statale della California : http://comune-info.net/…/03/referendum-eni-no-triv-petrolio/ ehttp://dorsogna.blogspot.it/

Gianni Silvestrini: Ingegnere, esperto in gestione dell’energia :http://www.qualenergia.it/…/20160303-politica-energetica-re…
Scrive Silvestrini “Il fatto che la questione energetico-ambientale non sia tra le priorità del governo è sconfortante. Specialmente alla luce delle mosse che importanti paesi – come Usa, Germania e Cina – stanno avviando dopo Parigi. E, soprattutto, considerato l’impatto che avrebbero per il sistema Italia molte delle possibili misure intelligenti”

Puntata di presa diretta del febbraio 2015. Al minuto 8 inizia un’inchiesta sulle estrazioni in atto da vent’anni in terraferma in Basilicata (con effetti negativi sulla salute e pochissimi positivi sull’occupazione), utile anche a capire la posizione (di sordità ed ignoranza) del governo in materia.
http://www.rai.tv/…/ContentItem-63cd53c1-7b8e-4042-ba4c-b45…

Leonardo Maugeri, uno dei massimi esperti a livello mondiale di gestione delle risorse petrolifere (già dirigente ENI), più di un anno fa (e con il prezzo del petrolio non ancora così basso) scriveva questo:

“Partiamo dal dire che, comunque si mettano le cose, l’Italia ha una dotazione molto modesta di idrocarburi. Allo stato delle attuali conoscenze, le uniche riserve di una certa consistenza si trovano nell’Alto Adriatico (gas naturale) e Basilicata (petrolio). Per il resto parliamo di piccoli giacimenti che in nessun modo potrebbero contribuire a rendere l’Italia meno dipendente dal petrolio e dal gas importati” e ancora …”trivellare si o no ? In linea generale no, quando la trivellazione ha per oggetto formazioni dalle prospettive modeste o incerte e rischia di diventare una sorta di accanimento terapeutico contro il sottosuolo e l’ambiente. Certamente no, se le attività di esplorazione e sviluppo non seguono le migliori pratiche ambientali e sia possibile un costante ed effettivo monitoraggio pubblico” – Leggi tutto suhttp://24o.it/Rjie2v

Ordine agrumi SOS Rosarno – Consegna a “sono cavoli nostri!” – 20 Pietre (ex Aci) domenica 21 Febbraio pomeriggio

PRENOTATE QUI!

La prossima consegna di agrumi e altri prodotti delle reti solidali la facciamo Domenica 21 Febbraio, a 20 pietre, nuovo spazio che animeremo per un pomeriggio di festa e conoscenza dei tanti progetti che animano l’economia solidale, da nord a sud d’Italia e del mondo…!

un pomeriggio per conoscere, acquistare
e assaggiare un’economia diversa

volantino_20 pietre_21 febb 2016

1 5.00 > 1 9.00
Mercato CampiAperti
– prodotti agricoli biologici del mercato contadino di CampiAperti
– bevande e cibi dei vignaioli, birrai, fornai di CampiAperti

1 5.00 > 1 7.00
Gruppo di Acquisto Solidale Alchemilla GAS
– agrumi a sfruttamento zero di SOS Rosarno nel piazzale
– consegna ordini e acquisto al dettaglio

1 7.00 > 1 9.00
Diamo risposte a tutte le nostre domande con…
VENTI PIETRE
Come organizzare una società di mutuo soccorso del XXI secolo?
CAMPIAPERTI
Come fare un mercato contadino di quartiere a Venti Pietre?
ALCHEMILLA GAS
Come fare la spesa con un Gruppo di Acquisto Solidale?
AMARANTO
Come portare le diverse agri-culture nell’università di Bologna?
SOS ROSARNO
Come produrre agrumi senza sfruttare i lavoratori?
TATAWELO
Come leggere la dignità nel fondo di una tazzina di caffè?
p a r t e c i p a n o
: : Domenico Perrotta dell’Università di Bergamo
: : Giuseppe Pugliese, associazione SOS Rosarno e Coop. Mani e terra
: : Dulce Maria Chan Cab presidente Associazione Tatawelo

al termine dell’incontro
aperitivo solidale e messicano