Avanti con la petizione a Coop per chiedere trasparenza e dignità

Come sapete siamo promotori con il progetto “Il Popolo delle Arance” di azioni di sostegno alle attività di SOS Rosarno, una rete di produttori e associazioni della Piana di Gioia Tauro che operano, a fianco di piccoli produttori biologici e braccianti agricoli impiegati nella raccolta di agrumi, per condizioni di lavoro e di vita dignitose nelle campagne – www.sosrosarno.org

Le condizioni di lavoro e di vita dei braccianti agricoli stranieri sono disperate in molte delle campagne del Sud Italia, per citare i casi più noti ricordiamo i pomodori in Puglia e Basilicata e gli agrumi in Calabria, la cui destinazione è la distribuzione attraverso i canali della Grande Distribuzione, che impone ai produttori prezzi di acquisto sempre più bassi e condizioni di fornitura sempre più rigide e vincolanti (1).

Sabato 11 Gennaio 2014 scorso abbiamo partecipato insieme ad altre realtà locali, alla giornata nazionale di mobilitazione contro lo sfruttamento bracciantile in agricoltura lanciata proprio da SOS Rosarno, che ha visto una grande partecipazione in alcune importanti città italiane: Bologna, Firenze, Roma e Milano.

Per questo ci siamo rivolti simbolicamente a COOP Italia e abbiamo distribuito informazione e agrumi davanti ai supermercati di Coop, in quanto principale attore della Grande Distribuzione in Italia e per la comunicazione e l’immagine che Coop dispensa come realtà da sempre impegnata per la Responsabilità Sociale dei propri fornitori.

Nonostante i contatti ed il confronto intercorsi, fino ad oggi COOP non ha accettato di rendere trasparenti i prezzi riconosciuti ai produttori, col fine di garantire una remunerazione equa e condizioni di dignità di lavoro e di vita per i braccianti agricoli ed i produttori.

Stiamo cercando da un paio di settimane, mediante una petizione on-line e altri strumenti, di raggiungere una massa critica più grande possibile perché le nostre richieste possano avere peso nei confronti di COOP, perché il risultato ottenuto possa diventare poi un traino per avere trasparenza da altri attori della Grande Distribuzione organizzata e stare al fianco delle coraggiose attività di realtà che già sosteniamo con il nostro GAS.

Ad oggi siamo arrivati a quasi 1.000 firme, ma l’obiettivo è molto più alto!   

La petizione si può firmare qui

http://www.change.org/it/petizioni/coop-italia-chiediamo-un-prezzo-trasparente-realmente-sostenibile-per-i-produttori-agricoli-e-per-i-braccianti

Qui il testo che vi chiediamo di firmare e diffondere più possibile, per cercare di incidere su questi meccanismi perversi, oltre che con gli acquisti e le pratiche dei nostri GAS.

Chiediamo un prezzo TRASPARENTE, realmente SOSTENIBILE per i produttori agricoli e per i braccianti

Le cronache dei noti e gravissimi fatti del gennaio 2010 a Rosarno hanno fatto il giro del mondo, scosso profondamente l’opinione pubblica, svelato i retroscena dell’agro-business, delineato le responsabilità dello Stato italiano e della GDO, che determina il prezzo di acquisto ai produttori; un prezzo che i piccoli contadini sono costretti a subire e le medie-grandi imprese sostengono con l’abbattimento dei costi di manodopera.

Molte le promesse e i proclami, pochi i fatti: dopo quattro anni da quella rivolta, di questo sistema poco è cambiato. Migliaia di persone continuano ancora a lavorare nelle campagne italiane per quattro soldi sotto la costante minaccia della Bossi-Fini, del padrone e dei suoi caporali, e di una guerra tra poveri alimentata dalla crisi. Si sopravvive nascosti o nelle poche tendopoli, e si muore di freddo, al lavoro o sotto una macchina nel buio delle campagne. E Questa non è Rosarno, è l’Italia. Come consumatori e soci Coop NON vogliamo renderci complici, con i nostri acquisti, di un sistema economico che provoca POVERTA’, ILLEGALLITA’ e SFRUTTAMENTO.

Chiediamo di conoscere in modo trasparente quanto COOP riconosce ai produttori agricoli.

Prefinanziamento caffè Tatawelo dal Chiapas

Prefinanziamento caffè Tatawelo dal Chiapas

Il progetto Tatawelo – www.tatawelo.itnasce nel 2003 dalla sinergia tra diverse organizzazioni dell’economia solidale italiana per accompagnare le comunità indigene zapatiste del Chiapas (Messico), da anni in lotta per l’affermazione del diritto a vivere dignitosamente sulle proprie terre e secondo la propria cultura, nel raggiungimento di una reale autonomia, e nella creazione di condizioni per uno sviluppo sostenibile.

SABOR DIGNIDAD

….PER CHI LO COLTIVA E LO RACCOGLIE: i piccoli produttori indigeni zapatisti del nord del Chiapas

….PER CHI LO COMPRA E LO DISTRIBUISCE: un’ampia rete di cooperative, botteghe del mondo, G.A.S. e altre realtà solidali

Seminare, raccogliere e distribuire chicchi di…caffè, giustizia, dignità, uguaglianza e autonomia.

I produttori in Chiapas

Ssit Lequil Lum Chiapas (Messico)

La cooperativa Ssit Lequil Lum (che in lingua tzeltal significa “I frutti della Madre Terra”) è costituita da circa 500 indigeni zapatisti, appartenenti alle etnie Chol, Tzeltal e Tojolabal, che vivono nella regione nord del Chiapas e sono purtroppo inseriti in un contesto sociale difficile, caratterizzato da una estrema militarizzazione e da un clima di dura repressione da parte del governo messicano verso i movimenti sociali.

Coltivazione organica (biologica non certificata) e Autocertificazione Zapatista La cooperativa ha intrapreso, sin dalla sua costituzione, un percorso interessante per lo sviluppo della coltivazione organica, volto all’autocertificazione. I produttori zapatisti non riconoscono l’efficacia dei sistemi di certificazione internazionale (i vari marchi ufficiali “BIO”), che trovano eccessivamente cari e poco seri. Hanno scelto quindi, nell’ambito del loro percorso di autonomia, di costituire una struttura interna di verifica e formazione sui metodi di coltivazione organica, dotandosi di una serie di criteri che tutti i soci devono rispettare.

 www.tatawelo.it

Cosa vuol dire partecipare al prefinanziamento

Aderire alla Campagna di Prefinanziamento significa sostenere i produttori durante i mesi della raccolta e permettere all’Associazione Tatawelo di inviare l’anticipo ai produttori nel momento, della definizione del contratto d’acquisto.

Il prefinanziamento è uno dei cardini del commercio equo solidale. Significa costruire una filiera trasparente che collega produttori del Sud e consumatori del Nord in una rete di solidarietà e significa rompere i classici meccanismi di indebitamento, di prestiti e interessi bancari, nel Sud e nel Nord del Mondo.

prezzo_trasparente-600x365